Il Comitato di Liberazione Nazionale non è un partito ma un popolo
Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) si ispira all’omonimo movimento che si formò nel 1943 per liberare l’Italia dal fascismo, in cui tutte le forze politiche e i cittadini comuni anche di estrazioni politiche diverse si unirono per combattere un nemico comune.
Allo stesso modo oggi si ritiene di unire le forze per sovvertire questo sistema — che mostra sempre di più il suo volto neoliberista, totalitario e belligerante — e poter tornare un giorno a muoverci dentro il recinto democratico, spazio infinito in cui ognuno di noi potrà tornare ad esprimere visioni e differenze, come è giusto che sia.
L’obiettivo - da raggiungere nel medio periodo - è creare una sorta di Governo “ombra” da cui potrà emergere parte parte della classe politica del futuro e che potrà mettere in crisi l’attuale sistema di potere che trova la sua più drammatica espressione nel Governo Draghi, e giungere così a una nuova Assemblea Costituente.
Il CLN ha tanti membri fondatori tra cui Ugo Mattei, Paolo Sceusa, Davide Tutino, Andrea Sigfrido Camperio Ciani, Maurizio Cosenza, Stefano Puzzer, Giulia Tommasi, e tanti altri di cui trovate un elenco sul sito. Da qui potrete leggere anche lo Statuto.
Sia i membri fondatori sia le altre persone che stanno aderendo alla realtà del CLN hanno idee e provenienze politiche diverse, eppure hanno in comune la consapevolezza dell’importanza di alcuni punti essenziali allo sviluppo delle singole coscienze e della comunità tutta:
- beni comuni
- rispristino di un assetto democratico
- no assoluto alla guerra con progressiva smilitarizzazione.
Oltre al Consiglio dei membri fondatori, il CLN avrà due “Camere”, una contenente le varie associazioni e una i liberi cittadini.
Nei caucus regionali ossia nelle assemblee di piazza (per saperne di più leggi questo articolo) verrà eletto come Rappresentante regionale, dalle persone ivi presenti, il candidato prescelto tra quelli che si presenteranno.
Chiunque può candidarsi a rappresentante iscrivendosi nell’apposita sezione del sito del CLN.
La votazione avviene in modo trasparente e molto coinvolgente, senza necessità di esibire alcun documento e soprattutto non chiusi in uno scrigno ma all’aperto: il candidato farà un discorso di circa 10 minuti e poi, quando tutti gli interventi si saranno conclusi, si reca in un angolo della piazza. Le persone interessate a votare si avvicineranno fisicamente a lui. Dal conteggio dei voti ottenuti verrà nominato il candidato scelto dal popolo.
Sono già tre i caucus andati in porto: in Piemonte, in Campania e in Liguria, dove sono stati rispettivamente scelti come responsabili regionali Davide Sabatino, Massimo Cascone e Stefano Contin.
Quando saranno ultimati i caucus regionali si procederà con quelli provinciali, in modo da raggiungere una presenza capillare sul territorio. Queste sedi sono da intendersi sia come luoghi di coordinamento tra i vari livelli comunale, provinciale, regionale e nazionale, sia come realtà di aggregazione e solidarietà in vista delle difficoltà che stiamo attraversando e che potremo essere chiamati ad affrontare nel prossimo futuro, come conseguenza della gestione pandemica, della nefasta introduzione del lasciapassare e del coinvolgimento sempre più evidente dell’Italia in questa guerra.
Il Comitato di Liberazione Nazionale non è, quindi, un partito politico né possiamo intenderlo come la “creatura” di qualcuno, ma è di chi lo fa.
Per saperne di più:
- per aderire al CLN senza alcun costo e rimanere aggiornato sulle attività clicca qui
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- ascolta questo breve video appello di Ugo Mattei per tutti noi
- guarda la diretta dal Caucus di Genova
- ascolta l’intervista al rappresentante eletto in Piemonte