Resistendum: il primo referendum propositivo di resistenza (24/25 settembre)
Il referendum popolare propositivo autogestito proposto da Ugo Mattei e dal CLN: un terreno comune per gli italiani
Questa iniziativa referendaria proposta in concomitanza con le elezioni, il 24 e il 25 settembre 2022, nasce in seno al Comitato di Liberazione Nazionale (qui il nostro articolo). Fra i promotori del nuovo CLN, ci sono talune delle figure più significative della resistenza di questi ultimi due anni di pandemia, nei cui confronti l’attacco neoliberista si è scagliato, facendo strame dei diritti fondamentali ed irrinunciabili, come la dignità personale e l’uguaglianza formale di fronte alla legge.
Alla partecipazione a titolo personale, si sono affiancate le associazioni e i comitati sul territorio. Fra le prime organizzazioni che hanno comunicato la propria adesione al CLN si annoverano il Sindacato Fisi, Resistenza Radicale, Federazione Rinascimento Italia, CARC.
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Il Resistendum è una nuova prova entusiasmante di resistenza civile trasparente, legittima e radicalmente non violenta. L’iniziativa nasce sui temi intorno ai quali non sarebbe possibile tenere referendum ufficiale ex Art 75. Il popolo ha, infatti, la facoltà di autogovernarsi e di costruire da subito istituzioni più giuste e libere, implementate dalle attività del CLN (caucus, recall, referendum propositivi) a scopo precauzionale in vista di un momento di gravissima crisi delle istituzioni tutte e del loro possibile crollo.
In questo breve video trovate una breve presentazione del Resistendum:
- Il primo referendum popolare, propositivo, autogestito della storia della Repubblica Italiana
- È diritto dovere di ognuno parteciparvi
- Al Popolo è data voce perché a esso appartiene la Sovranità
In questa intervista rilasciata per Byoblu Ugo Mattei ci introduce al primo Referendum Popolare Autogestito in Italia: il Resistendum.
«Con coraggio e assoluto ripudio della violenza, l’obiettivo è “la cacciata del draghismo e del neoliberismo”. In un periodo dove la popolazione non é libera di esprimersi su temi importantissimi quali il conflitto in Ucraina, la sovranità monetaria e la gestione pandemica, viene creato questo Referendum per dare la possibilità a tutti di esprimere la propria opinione. Nel video anche le modalità con cui poter partecipare».
Il Referendum è volto a raccogliere le idee dei cittadini in merito al nostro coinvolgimento in questa guerra e alle relative conseguenze (Quesito 1). Come giudichino la gestione pandemica a la regia emergenziale dell’OMS (Quesito 2). Che cosa essi pensino della necessità che l’Italia recuperi una qualche forma di sovranità monetaria e mantenga il denaro contante (Quesito 3).
Chi vota SI a tutti e tre i quesiti vuole radicalmente rompere rispetto alla visione ultra-atlantista condivisa da tutti i partiti che hanno sostenuto Draghi e dalla Meloni. Chi vota NO a uno o più quesiti, preferisce mantenere lo status quo in uno o più di questi importantissimi ambiti ritenendo preferibile limitare l’ autonomia del nostro paese.
Le urne mobili si diffonderanno per il paese già dal giorno 24. Sul sito saranno indicate le zone in cui saranno gruppetti di tre partigiani CLN con urne mobili, al collo, in auto, in bici, presso abitazioni private o locali. Sarà possibile votare sia il 24 che il 25. Il 25 settembre, invece, si potrà votare anche nell’ urna ufficiale, auto-stampandosi la scheda presente sul sito e inserendola direttamente nell’ urna dove si depositerà anche quella ufficiale. Chi opta per questa modalità, dovrà successivamente confermare online il proprio voto per consentire il conteggio.
Il Resistendum ha un senso politico costituente non giuridico-formale. Rappresenta una prova generale di mobilitazione del CLN a un mese dalla conclusione dei caucus regionali. Quando saranno conclusi i caucus provinciali e ci saranno nuclei di resistenza CLN in ogni angolo del paese, si alzerà il livello dello scontro politico autentico. Frattanto avremo una rete di protezione sociale e costituzionale indispensabile per fronteggiare le privazioni indotte dall’ economia di guerra.
«Il CLN ritiene che siano tempi straordinari per i quali sia necessaria una forte azione di rottura. Un’azione non velleitaria, perché oggi è tempo di inziative politiche popolari al di fuori delle sedi istituzionali, preso atto di come l’ideologia neoliberista abbia corrotto queste ultime fino al midollo. Perché il CLN intende attuare un percorso democratico attraverso la costruzione di nuove istituzioni nel pieno rispetto dei principi costituzionali». Ugo Mattei
Sul sito del CLN Oggi trovate le schede stampabili e un piccolo percorso dell’ape per spiegare a tutti come fare per partecipare il 24 e 25 facendo sentire la propria voce sui temi davvero decisivi in questa drammatica fase del nostro paese e di tutto l’ occidente, sempre più vittima di se stesso.
Rendiamo il Resistendum un fatto di popolo perché tutto il mondo sappia in che misura in Italia c’è chi non ci sta alla guerra delle multinazionali che si arricchiscono sulla pelle di tanti innocenti. Occorre si sappia che in Italia esiste un CLN che lotta per superare ogni divisione artificiale, per ripristinare la libertà la democrazia e lo spirito della nostra Costituzione. Chiedo a tutti di condividere questi materiali e di mettersi a disposizione come partigiani disarmati del nuovo CLN! Chiedo anche a quanti non condividono la nostra condanna del draghismo di votare e esprimere la propria voce in modo democratico, come molti di noi faranno alle elezioni del 25 settembre, pur condannandone la grave illegittimità, per sostenere i fratelli e le sorelle resistenti che invece hanno ritenuto di presentarsi seppur divisi.
Nessuno è escluso da questa chiamata.